" CIAO BIBI "
Perlomeno fino all'eta' di 18 anni credo di avere ricevuto da parte sua quei tanto desiderati vassoi incartati con quella inconfondibile carta bianca che portava la scritta rossa e blu "Pasticceria Casali"..
ad ogni compleanno..e ad ogni ricorrenza importante..comunione e cresima comprese.
Inizio a sorridere se ripenso a quanto aspettavo con ansia quel momento..
Aspettavo insieme ai miei amichetti di scuola e del paese che lui arrivasse col suo furgoncino bianco e che scaricasse quei preziosi vassoi sulle tavole ormai apparecchiate e imbandite di salatini,bicchieri e tovaglioli colorati,bottiglie di fanta,coca,sprite e spuma.
"Aspetta che li apro io" mi diceva ogni volta mamma mentre io la osservavo bramoso e desideroso di vedere cosa c'era al loro interno..ed ogni volta rimanevo letteralmente fulminato e a bocca aperta dallo spettacolo che si apriva davanti ai miei occhi..
quelle tartine con il prosciutto cotto e la maionese a zig zag..divine!
e le ineguagliabili pizzette di sfoglia..mai sentita una bonta' piu' grande..ed era proprio quel vassoio di pizzette a finire sempre per primo..ricordo la mia amica maria che era fissata come me per quelle piccole gemme di sapore.
E poi la torta..sempre stracarica di panna e di crema e cioccolata come piaceva a me..
Ma vogliamo parlare della crostata di frutta?un inno alla bonta'!solo lui in tutta Lucca le faceva cosi' cariche di frutta di ogni tipo e strabordanti di crema paradisiaca.
Oggi mentre tornavo dal suo funerale e mi incamminavo verso la mia macchina con le campane che scandivano quel tipico mesto e assurdo rintocco, mi e' saltato alla mente questo ricordo..senza un motivo ben preciso..
In genere quando si vivono momenti così tristi si è portati a ricordare il passato..ad estrarre dai piccoli cassettini della memoria episodi di vita trascorsi insieme a quella persona ormai lontana..
forse e' un modo per allontanare da noi la tristezza e il dolore della perdita..
forse e' un modo per averlo vicino ancora una volta..
o piu' semplicemente e' un modo per non dimenticarlo.
BIBI..questo era il suo soprannome.
tutti in citta' lo conoscevano cosi'..
l'innumerevole quantita' di persone presenti alla cerimonia mi ha impressionato e piacevolmente sorpreso..a dimostrazione del fatto che era davvero ben voluto da tutti, come ha sottolineato il parroco durante una fredda e distaccata omelìa.
Ho provato una stranissima sensazione mentre mi trovavo la' dentro in piedi a pochi metri dalla sua bara ricoperta da montagne di tristissimi fiori..
provavo freddo dentro di me..
non avevo nessuna emozione da buttare fuori..
era come se stessi partecipando alla visione di un filmino registrato da una videocamera..
tutte quelle teste rivolte verso il basso..
tutti quegli sguardi curiosi e vogliosi di cercare il dolore negli occhi di sua moglie e dei suoi figli..
il rumore intermittente delle soffiate di naso dei piu' commossi..
l'odore acre di incenso che si respira solo in certe determinate occasioni..
quei canti stracolmi di tristezza che sembra quasi vogliano accentuare ancor di piu' il gia' enorme dolore presente in mezzo alla folla..
le accorate preghiere rivolte a lui e ai suoi cari..
Ed io ero li'..spettatore di questo dolore..
poi e' avvenuto qualcosa che mi ha letteralmente stravolto..
ad un metro da me c'era una ragazza..avra' avuto sì e no la mia eta'..anche lei come me non si era mai commossa o quantomeno non aveva dato cenni di cedimento...poi all'improvviso vedo storcerle le labbra..cercare qualcosa nella borsa che poi si e' rivelato essere un kleenex ed iniziare a piangere ininterrottamente di un piano disperato e incontrollabile..
ed e' proprio in quel momento che ho iniziato a rendermi conto di dove ero e di quello che stava succedendo..
quel suo semplice gesto mi ha scosso a tal punto da formarmi un groppo nella gola difficile da tenere sotto pelle..e da quel momento ho sempre avuto gli occhi gonfi di lacrime..lacrime che non sono mai scese per la stupida e orgogliosa paura di sfogarmi..
"sei qui?oggi e' pure il tuo onomastico"...
e' stata la frase che mi ha detto sua moglie appena mi ha visto..parole semplici ma che mi hanno colpito nel piu' profondo perchè le ha dette appena scesa dalla macchina che seguiva il carro funebre..era in preda al pianto e alla disperazione ed ha avuto la lucidita' di ricordarsi di questa piccola cosa..una piccola cosa che per me e' stata grandissima!
Mariapia..una gran donna anche lei..sia lei che Bibi sono state persone fondamentali per la mia famiglia..in modo particolare per mia mamma..
sono stati loro che l'aiutarono e l'accolsero al suo arrivo in Italia..
la ospitarono in casa per molti anni..
lei le insegno' l'italiano..
l'ha inserita nella societa' aiutandola ad ambientarsi in un mondo tanto diverso e lontano migliaia di chilometri dal suo..
l'ha aiutata economicamente..
e' la sua seconda mamma..e lo e' stata anche per me..la mia seconda mamma e il mio secondo papa'..
Il mio secondo papa'..si'..
Ricordo quando mi diplomai..era il '93..e lui mi accolse subito nel suo ufficio..fu il mio primo lavoro..ero emozionatissimo quel giorno..quando entrai la prima volta in quello studio che per 8 mesi fu la mia seconda casa ero impossessato da un'agitazione fino ad allora a me sconosciuta..
A quel tempo era ancora in vigore la sua attivita' di pasticcere e chiese il mio aiuto per far ele fatture ai suoi fornitori e per sbrigare delle commissioni nel centro fra le piu' alte cariche della citta'..era pure presidente dell'associazione commercianti..un pezzo grosso a quel tempo..organizzava banchetti e rinfreschi per le occasioni piu' grandi..ed io dovevo tenergli il bilancio e fargli da "segretario" diciamo..un lavoro molto impegnativo ma che mi dava tanta tanta soddisfazione.
Non dimentichero' mai una scena accaduta la' dentro quell'ufficio..una scena cosi' divertente e originale che spesso ricorre nei discorsi che si fanno in famiglia.
Un giorno ero seduto alla mia scrivania tutto concentrato a preparargli delle bolle quando suona il campanello.Lui era seduto davanti a me..sprofondato nella sua vecchia poltrona generazionale e rimase impassibile.
"Bibi?"..gli dissi..
Ma lui non mi rispose..
"Bibi"..ripetei..
Ma continuava a tenere gli occhi bassi su quelle mille scartoffie avvolte da una nuvola di fumo..fumo che ormai accompagnava ogni istante delle sue giornate
Non era la prima volta che mi toccava alzare il tono della voce con lui..purtroppo era parecchio sordo..una della sue piu' esilaranti e divertentissime caratteristiche insieme alla sua abitudine di chiamarmi "assassino" ogni volta che voleva prendermi in giro.
La persona che aveva suonato giu' nell'atrio ormai aveva salito le scale ed era arrivata alla porta d'ingresso..quello che successe dopo il suo bussare alla porta ebbe dell'incredibile..io penso che queste cose accadono solo nei film piu' comici.
Spense immediatamente le luci..getto' la sigaretta ancora non terminata nell'enorme posacenere di pietra..mi fece cenno di fare silenzio e si incammino' verso di me in punta di piedi sorridendo..poi venne a sussurarmi nell'orecchio: "e' una rotturra di coglioni"
Con l'abilita' di un ladro, che mai avrei detto potesse possedere,si affaccio ad una piccola finestrella che dava proprio sulla porta dove si trovava "la rottura di coglioni" e mi fece ancora una volta cenno di non fare rumore confermandomi che era la persona che temeva.
Passarono interminabili e divertentissimi minuti in quella penombra furtiva e comica prima che se ne andasse via..e solamente dopo aver sentito sbattere la porta in fondo alle scale riaccese le luci ed inizio a ridere..ed io insieme a lui.
Mi abbraccio'..
Non gli feci molte domande ma so di cosa si trattava..e' sempre stato un uomo pieno di inventiva e quello che lui definiva "una rottura di coglioni" era sicuramente venuto a chiedergli dei soldi!!!
Ricordo sempre con allegria e divertimento quel giorno..
Ma oggi quel ricordo assume contorni e valore ancora piu' grandi..
Perche' purtroppo solo adesso mentre sto scrivendo queste cose mi sto rendendo conto che lui non c'è più e che il dolore che provo e' più grande di quanto potevo immaginare.
Grazie Bibi..nonostante la distanza degli ultimi mesi voglio che tu sappia,ovunque tu sei, che ti voglio un bene dell'anima e che hai lasciato un'impronta indelebile nella vita della mia famiglia.
Mi sa che devo ringrazirti a voce piuttosto alta pero'..perche' penso che anche lassu' tu continui ad essere quel simpatico,generoso,dolce e scherzoso sordo" che eri....e che sei.