11 luglio 2008

la mia mente fissa a Milano

sono appena passati 3 giorni dalla sua partenza che già mi sento frastornato e assalito da un senso di smarrimento...
fra 2 giorni partiro' per le dolomiti con mamma e papà e quindi staremo per ben 2 settimane senza vederci..
mai successo da quando ci conosciamo!
una sensazione talmente strana che ho notevoli difficoltà a trovare le giuste parole per descriverla..
mi manca terribilmente...
mi manca un pezzo di cuore...di anima..di spirito..
ieri sera mentre ero con suo padre a raccogliere le ultime cose per il trasloco mi sentivo " a metà "...
c'era sua sorella...
c'erano rosaria col marito ed i figli..
tutti a chiedermi di lui..
dove fosse..
cosa stesse facendo...
ed io ad ammiccare un sorriso serio e forzato...
la mia mente fissa a Milano.

09 luglio 2008

buon compleanno dolce amore mio!

a volte sono le cose più semplici quelle che ti fanno sentire vivo e che ti rendono felice...
la mia idea era quella di fargli rimanere impresso per sempre il giorno del suo compleanno...e penso di esserci riuscito alla grande...
anzi...ne sono certo!
si è creata un atmosfera molto intima e estremamente tranquilla fin dal primo risveglio...
coccoline di rito...
auguri sussurrati...
abbracci appassionati...
e via con i preparativi per una mattinata di mare...
un'aria insolitamente fresca e frizzante ha reso perfetta la permanenza sulla gaia spiaggia torrelaghese...fra una conversazione con la contagiosa allegria di "adua" ,un bagno rigenerante nel caldo e limpido specchio marino,6 focaccine precedentemente acquistate nella pasticceria preferita sottocasa,la ricerca di una conchiglia-ricordo e i commenti pettegoli sui figoni che ci passavano davanti nei loro succinti e modaioli costumini in perfetto stile D&G...il tempo è volato via e ci ha portati dritti dritti nuovamente verso Lucca..
"siamo solo agli inizi..il bello deve ancora venire..."
frase che gli ripetevo a ritmo incalzante per alimentare deliberatamente ancora di più la sua curiosità...
ci siamo preparati con tutta la calma possibile che caratterizza la bellavita dopodiche',navigatore,digitale e videocamera alla mano e vestiti di tutto punto siamo partiti alla volta di Portovenere.
quanto era bello..
sembrava un vero principino inglese..
quella fresca e bronzea abbronzatura risaltava ancora di piu' i suoi dolcissimi occhioni acquamarina rendendolo piu' radioso e bello che mai.
mi ci vorrebbe tutta una giornata per descrivere tutto quanto è accaduto dal momento in cui abbiamo parcheggiato la yaris nel porticciolo del poetico e colorato golfo ligure.

le emozioni erano già esplicitamente forti e convulse fin dal primo momento in cui il tom tom ci comunicava che mancavano 4 chilometri all'arrivo..anche perche' non appena entri in quella riviera vieni immediatamente pervaso da un incantesimo che ti spalanca occhi e bocca teletrasportandoti in una dimensione fatta esclusivamente di bellezza incontaminata,mare,yatch lussuosi a più piani,casette colorate a schiera e collane di scogliere bianche attaccate ad un golfo di difficili paragoni.
lo stupore era scolpito sul viso di Gino e non se ne è andato per tutta la sera...
anzi...
è andato salendo..
ha preso sempre più vigore..
in modo particolare quando siamo saliti sulla rocca che si affaccia sull'intero golfo,
fra autentiche finestre ad arco sul mare e sentierini che scendevano a picco sull'imponente e frastagliata scogliera,sorvolata da decine di bianchi e leggeri gabbiani canterini che rendevano lo scenario ancora più affascinante(come se ce ne fosse stato bisogno).
ma il top del top doveva ancora arrivare...
"dai basta fare foto..ci aspettano...facciamo tardi!!"
"ma chi ci aspetta?"
"non fare domande e seguimi!"
ma non riusciva a staccarsi da quella macchina digitale,che oramai era diventata un prolungamento del suo braccio..
"andiamo!ci aspettano!"
"me lo vuoi dire chi ci aspetta?"
Non ce la facevo piu' a fare il misterioso..
l'ho praticamente trascinato per un braccio...
fino a quando siamo arrivati...
al porticciolo..
i miei occhi fissi su una piccola barca..
i suoi occhi che si guardavano intorno..
la mia paura che il timoniere partisse da un momento all'altro..
il suo ingenuo e inconsapevole smarrimento...
"amore siamo arrivati..la vedi quell'isola là davanti?ci aspettano per cena..ho prenotato in un ristorante con terrazza sul mare..dobbiamo salire su questa barca..."
Non l'ho mai visto cosi' emozionato..gli tremavano le braccia e rideva scompostamente guardandosi in modo confuso intorno..
Solamente il braccio teso della donna che ci aspettava sulla barca per farlo salire gli fece capire che non si trattava di un sogno...
Ho ripreso con la videocamera ogni sua emozione..ogni espressione del suo viso..perche' non si puo' raccontare...impossibile!
Se non ci fossero state altre persone li' sopra mi sarebbe letteralmente saltato addosso buttandomi le braccia al collo e riempiendomi di bacini..si è trattenuto a forza..ma non mi ha mai staccato gli occhi di dosso per tutto il tragitto da Portovenere all'isola Palmaria.il suo sguardo fisso sulla scia che lenta e spumosa prendeva forma sotto lo scafo..
Tutto quello che è accaduto dopo appartiene a noi.
Dico solamente che è stata fra le esperienze piu' belle della nostra incredibile e appassionata storia d'amore.

Le mie dita,quindi,si fermano qui.

03 luglio 2008

nella buona e nella cattiva sorte

pensava di trascorrere una serata tranquilla...
seduto sul suo morbido divanetto amaranto...
di fronte al maxi-schermo del suo nuovo samsung...
ipnotizzato dal susseguirsi delle trùcide immagini di un bell'horror d'annata...
ma il bel programmino,che avrebbe messo fine alla sua lunga e faticosa giornata lavorativa,non ha avuto nemmeno la possibilità di iniziare...
dall'altra parte del telefono una voce rotta da un disperato pianto...
le sue parole confuse e incomprensibili..
nemmeno il tempo di realizzare quanto stesse accadendo che già si trovava catapultato in autostrada..
il nero asfalto che si apriva davanti ai sui occhi diventava maledettamente lungo e interminabile...
guardava continuamente il display del suo mini-navigatore,quasi a cercare un improvviso schizzo in avanti dei minuti...
la sua mèta diveniva minuto dopo minuto sempre più agognata e preziosa...
ed una volta giunto a destinazione, quella vocina rotta dal pianto che un'ora prima lo aveva fatto precipitare da lui,proseguiva la sua disperazione con una tenerezza ed una dolcezza che mai nella vita aveva incontrato.
Quella difficile situazione li unì ancora di più...
li fece sentire una vera coppia.